ESTATE SICURA : CALDO E LAVORO
Guida breve per i lavoratori

Spett. le Azienda,
con l'approssimarsi delle alte temperature estive  che possono provocare nei lavoratori che operano all'aperto o nei luoghi chiusi non condizionati DISTURBI FISICI a cominciare dalla STANCHEZZA, ai GIRAMENTI DI TESTA fino al COLPO DI CALORE vero e proprio con SVENIMENTO (lipotimia), una delle misure preventive più efficaci (quando non si può agire riducendo le alte temperature ambientali) é una idonea IDRATAZIONE che, con l'aggiunta dei SALI MINERALI, consente il mantenimento di una circolazione ematica sufficiente con il RECUPERO dei VOLUMI CIRCOLANTI e degli ELETTROLITI persi con la sudorazione abbondante.

Riguardo all’idratazione bisogna “rendere disponibile acqua potabile da bere e acqua per rinfrescarsi. Acqua fresca potabile deve essere sempre disponibile e facilmente accessibile ad ogni lavoratore”

Inoltre, bere solo quando si ha sete può andare bene nei giorni freschi, ma in occasione di un’ondata di calore, o, in generale, dell’esposizione a temperature elevate si dovrebbero seguire alcune semplici regole per una corretta idratazione e bere anche senza provare sete.

Rimane buona consuetudine: evitare pasti abbondanti,  preferire una alimentazione ricca di sali minerali che sono normalmente naturalmente presenti in abbondanza nella frutta e nella verdura, eventualmente  utilizzare integratori (ad esempio Massigen, Polase).

Un saluto dal Team medico

SMAL

Rischi dovuti alle radiazioni solari

I lavoratori all’aperto ricevono circa 3 volte la dose di radiazioni UV dei lavoratori indoor. Anche quando il cielo è nuvoloso vi è esposizione alla radiazione solare UV; infatti le nuvole non sono in grado di bloccare il passaggio dei raggi ultravioletti. Le protezioni individuali sono necessarie per ridurre l’esposizione, in particolare nei casi in cui non sia possibile lavorare sotto ripari o schermi. Ad esempio, gli agricoltori che indossano il cappello possono avere sulla fronte una dose di radiazioni 6 volte minore, sul naso 3 volte minore e sulle guance 2 volte minore.

LAVORATORI A RISCHIO

Molte attività lavorative si svolgono all’aperto e spesso lavorazioni complesse e pesanti sono programmate d’estate. Gli orari di lavoro spesso comprendono le ore più calde della giornata a elevato rischio di stress termico (14:00 – 17:00) e molte categorie di lavoratori non possono contare su sistemi di condizionamento dell’aria per lo svolgimento del lavoro.

I settori più esposti sono:

  • agricoltura, silvicoltura e pesca;
  • costruzioni;
  • elettricità, gas e acqua;
  • industrie all’aperto;
  • trasporti.

Categorie più a rischio sono: operai addetti a trasporto e produzione di materiali, addetti a macchinari e utensili, occupati all’aperto (manovratori, installatori, asfaltatori, cantonieri stradali, cavatori, edili, agricoltori, addetti alla pesca).

Fattori correlati con il luogo di lavoro che aumentano il rischio di eventi avversi:

  • lavoro con esposizione diretta al sole;
  • scarso consumo di liquidi/impossibilità di procurarsi da bere;
  • lavoro fisico pesante;
  • ritmo di lavoro intenso;
  • pause di recupero insufficienti;
  • abbigliamento protettivo pesante o equipaggiamento ingombrante.

COME PROTEGGERE

I LAVORATORI

Indicazioni per il lavoratore

  • Prevenire la disidratazione (avere acqua fresca a disposizione e bere regolarmente, a prescindere dallo stimolo della sete; durante una moderata attività in condizioni moderatamente calde bere circa 1 bicchiere ogni 15 – 20 minuti).
  • Indossare abiti leggeri di cotone, traspiranti, di colore chiaro, comodi, adoperando un copricapo (non lavorare a pelle nuda).
  • Rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca.
  • Informarsi sui sintomi a cui prestare attenzione e sulle procedure di emergenza.
  • Lavorare nelle zone meno esposte al sole.
  • Ridurre il ritmo di lavoro anche attraverso l’utilizzo di ausili meccanici.
  • Fare interruzioni e riposarsi in luoghi freschi.
  • Evitare di lavorare da soli.

Cosa fare in caso di colpo di calore del lavoratore?

Chiamare subito l’Addetto al Primo Soccorso e il 118. Assistere il lavoratore fino all’arrivo dei soccorsi: posizionarlo all’ombra e al fresco, sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea, mantenendolo in assoluto riposo;

slacciare o togliere gli abiti; misurare la temperatura corporea; cercare di raffreddare rapidamente il corpo, se è possibile, avvolgendolo in un lenzuolo bagnato e ventilandolo o, in alternativa, raffreddare la cute con spugnature di acqua fresca non fredda, in particolare su fronte, nuca ed estremità, ventilando e spruzzando.

Indicazioni per il datore di lavoro

  • Consultare il bollettino di previsione eallarme per la propria città (sito di riferimento: www.salute.gov/caldo).
  • Nei giorni a elevato rischio ridurre l’attività lavorativa nelle ore più calde (dalle 14.00 alle 17:00) e programmare le attività più pesanti nelle ore più fresche della giornata.
  • Garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro.
  • Inserire un programma di acclimatamento graduale e prevedere un programma di turnazione per limitare l’esposizione dei lavoratori.
  • Aumentare la frequenza delle pause di recupero, invitare i lavoratori a rispettarle.
  • Ove possibile mettere a disposizione dei lavoratori luoghi climatizzati in cui trascorrere le pause di interruzione del lavoro.
  • Mettere a disposizione idonei dispositivi di protezione individuali (DPI) e indumenti protettivi.
  • Prima dell’estate informare e formare i lavoratori sui rischi correlati al caldo.
  • Promuovere un reciproco controllo tra lavoratori.
 

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